Testimonianze di fede e comunità: un anno pastorale a San Luca
L’anno pastorale, appena trascorso, ci ha visti impegnati nella parrocchia di San Luca, situata nel quartiere di Margine Rosso in Quartu Sant’Elena, e amministrata dal parroco don Davide Collu.
Fin dal primo istante, uno degli aspetti che più ci colpì fu la vitalità e la bellezza della comunità. Siamo stati accolti da bambini, ragazzi di tutte le età, neo sposi, genitori, nonni. Sembrava di stare in una grande casa, in cui si respirava una certa familiarità con tutti, dai più grandi ai più piccoli. Questa impressione non ha riguardato unicamente il primo incontro, ma ci ha accompagnato per tutto l’anno. Questi rapporti, infatti, sono stati coltivati all’interno della parrocchia, con gli incontri di catechismo, con le attività in oratorio, con le chiacchierate prima della Messa e con i momenti liberi tra un incontro e l’altro. La maggior parte dei parrocchiani non vive lì come semplice spettatore, ma come protagonista, ciascuno contribuendo con ciò che ha di più prezioso: il proprio tempo e talento. Chi si dedica al catechismo, chi si occupa della chiesa, chi cura i canti, chi si preoccupa della carità: ognuno offre il proprio dono e rimane fedele a questo impegno.
La gratitudine che accompagna quest’anno di esperienza pastorale riguarda, inoltre, la vitale realtà oratoriale che ogni sabato ci ha visti implicati direttamente con i ragazzi. Vedere tanti giovani spendersi per conoscere di più quel Dio che ha intercettato la loro vita, ci ha permesso di conoscere la profondità delle loro esigenze, delle loro aspettative, di quel desiderio puro e semplice di seguire Gesù. Non siamo rimasti inattivi: anche noi abbiamo avuto il privilegio di dare il nostro contributo alla comunità. Abbiamo affiancato i più grandi nel catechismo, preparando i bambini ai sacramenti, aiutandoli a conoscere quel Dio che suscita tanti interrogativi ma che ispira loro un amore sconfinato. Ci siamo immersi nell’organizzazione degli incontri vocazionali per i ragazzi e abbiamo contribuito alla preparazione dei bambini che si avvicinavano per la prima volta al catechismo e alla Messa.
Alla fine di un lungo anno, la ricchezza di esperienze, di benevolenza e di insegnamenti è immensa. Abbiamo ricevuto tanto da questa comunità, profondamente affezionata a Gesù, e da don Davide, che ci ha sempre incoraggiato ed aiutato a metterci in gioco, testimoniandoci la bellezza di una vita donata a Gesù. Con gratitudine e affetto guardiamo a quest’anno pastorale certi che ciò che è stato costruito e donato ci accompagnerà nel nostro cammino, con la speranza di aver lasciato anche noi un segno in tutti i volti che abbiamo incontrato.
Alberto Caocci e Tore Caria
Ultime News
Campo nazionale SG 2024 – Fatta a mano. La responsabilità che manca, che salva, che cambia la vita
Campo nazionale SG 2024 – Fatta a mano. La responsabilità che manca, che salva, che cambia la vitaDal 1 al 4 agosto, in compagnia di altri giovani della nostra diocesi, abbiamo vissuto l’esperienza del campo nazionale del settore giovani di Azione Cattolica.L’incontro...
“Andate e invitate al banchetto tutti”: Veglia missionaria diocesana
Andate e invitate al banchetto tutti": Veglia Missionaria DiocesanaSi è svolta giovedì 17 ottobre la Veglia Missionaria Diocesana presso la Chiesa dei Santi Giorgio e Caterina in Cagliari in vista della XCVIII Giornata Missionaria Mondiale, in programma per domenica...
Due anni di pastorale a Sant’Ugo: la mia esperienza a Roma
Due anni di pastorale a Sant’Ugo: la mia esperienza a Roma Mi chiamo Cristiano Pani, ho 21 anni e quest’anno ho terminato il biennio filosofico presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore. In questi due anni che ho trascorso a Roma ho prestato servizio nella...