Cagliari festeggia il suo patrono
I seminaristi della nostra diocesi assieme a tutta la chiesa cittadina hanno festeggiato per il patrono San Saturnino, giovane martire del IV secolo.
Gli eventi si son concentrati tra la sera del 29 ottobre e la mattina del 30, rispettivamente coi vespri solenni e il discorso alla città da parte dell’Arcivescovo e con la messa presieduta sempre da S.E.R. Mons. Giuseppe Baturi.
Durante l’omelia il nostro vescovo ha sottolineato come l’apparente sconfitta totale di questo giovane, morto per mano dei potenti, è invece insita nella dinamica cristiana del dono di sé, del chicco di grano che deve morire per dare frutto. “Questo insegnamento paradossale di una vita felice e feconda attraverso la morte e la perdita di se stessi non sarebbe accettabile per una logica umana, ma solo per la grazia e l’esempio di Gesù Cristo. È lui il chicco di grano che muore e non rimane solo. Dalla sua morte per amore (e quindi assolutamente libera), Egli è stato risollevato nella risurrezione ad una vita che non muore più, sulla quale la morte non ha più potere.”
E l’evidenza più chiara di questo, il frutto che è maturato è “un popolo, il popolo generato dalla risurrezione”. È la Chiesa, che viene continuamente purificata dall’amore libero di Cristo ed è chiamata a testimoniarlo, a testimoniare che la felicità della vita, di vita nuova è possibile solo in Chi permette di donare la vita.
Auguriamo a tutti di poterci sempre più configurare all’amore che ha travolto il martire Saturnino.
Copyright photo: Carla Picciau
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