Videomessaggio dell’Arcivescovo per la Giornata Mondiale di preghiera per le Vocazioni

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Giornata di preghiera per le vocazioni

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Giornata di preghiera per le vocazioni 

Domenica 21 aprile 2024 alle ore 20:00, presso la Basilica di Sant’Elena a Quartu Sant’Elena, si terrà un momento di preghiera per le vocazioni, insieme all’Arcivescovo, S.E.R. Mons. Giuseppe Baturi, in occasione della 61a Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni.

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Il racconto della visita ad limina dei Vescovi sardi

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“La visita ad limina, nei suoi diversi momenti liturgici, pastorali e di fraterno dialogo, esprime il riferimento di tutte le Chiese alla fede apostolica; consolida la responsabilità dei Vescovi diocesani in quanto successori degli Apostoli; rafforza i vincoli di fede, di comunione e di disciplina con il Successore di Pietro e l’intero corpo ecclesiale”. Così S.E.R. Mons. Giuseppe Baturi, nella sua lettera alla nostra Arcidiocesi, ha ribadito l’importanza della visita ad limina apostolorum per i vescovi della Sardegna, che ha avuto luogo a Roma dall’8 al 12 aprile 2024.

Lunedì 8 aprile, i vescovi della nostra Isola hanno incontrato il Santo Padre Francesco, primo custode del deposito di verità trasmesso dagli Apostoli, con il quale hanno avuto occasione di dialogare e presentare la realtà della nostra terra, 11 anni dopo l’ultima visita ad limina. L’udienza, così come i diversi colloqui con i Dicasteri e gli Organismi della Curia Romana non costituiscono soltanto dei momenti di interscambio di informazioni e di sollecitudine pastorale, ma al tempo stesso sono proficui per il bene e lo sviluppo sia della Chiesa sarda sia della Chiesa universale.

Come ha messo in luce S.E.R. Mons. Antonello Mura, nell’omelia della celebrazione eucaristica davanti alla Tomba dell’Apostolo Pietro (09.04.24), la visita ad limina va al di là di qualsiasi adempimento pastorale e giuridico-amministrativo, perché si configura come “un vero e proprio viaggio spirituale per rendere ragione della speranza e della fede riposte in Gesù Cristo. Un’occasione per trovare forza, coraggio e capacità di comunione tra noi e con il papa”.

Pregare nei luoghi degli Apostoli e dei Martiri, ha ricordato ancora S.E.R. Mons. Giuseppe Baturi nella celebrazione presso la Basilica di S. Paolo fuori le mura (10.04.24), diventa un tornare, in qualche modo, all’origine, all’amore che è più grande della vita (cf. Sl 63,4), perché è ricordare che anche le nostre Chiese di Sardegna sono nate dal sangue di tanti martiri antichi. Nel pellegrinaggio ai Santi Apostoli, la ricchezza, la creatività e bellezza della fede del nostro popolo trovano la loro ragione, la loro forza e il loro futuro, perché “non c’è cammino, non c’è futuro senza la conversione continua che è sempre un tornare alle radici, alla fede nel suo punto sorgivo”.

S.E.R. Mons. Roberto Carboni ha ribadito, nella celebrazione in Santa Maria Maggiore (11.04.24), come nel cammino della Chiesa di Sardegna al Vescovo di Roma, non possa mancare l’incontro con la Madre del Signore per ascoltare da lei quella Parola che risuona nei secoli. È lei che ci ricorda le nostre povertà, ma allo stesso tempo ci mostra una soluzione, un cammino per aiutarci: “fate quello che egli vi dirà” (Gv 2,5).

In Cristo è inscindibile il legame tra cattedra della croce e cattedra magistrale. Sulla base del Vangelo dei pani e la figura di Filippo (Gv 6,1-15), S.E.R. Mons. Gianfranco Saba ha richiamato all’attenzione, presso la Basilica di S. Giovanni in Laterano (12.04.24), la dimensione relazione e comunitaria della salvezza. Come Gesù nutre la gente, così il magistero stesso ha il compito di nutrire, di rispondere al bisogno e alla domanda dell’uomo, a quelle aspirazioni universali e quegli interrogativi profondi che stanno al cuore della Chiesa e della sua opera di evangelizzazione.

In questi giorni intensi per la Chiesa sarda, chiamata a confermare la propria fede e a discernere sul suo sviluppo, non può non suonare profetico l’invito a riscoprire nel Vangelo la virtù della fortezza, tema della catechesi dell’Udienza Generale del Sommo Pontefice del 10 aprile, alla quale hanno partecipato anche i seminaristi dell’Isola. “Nel nostro confortevole Occidente, che ha un po’ annacquato tutto, che ha trasformato il cammino di perfezione in un semplice sviluppo organico, che non ha bisogno di lotte perché tutto gli appare uguale, avvertiamo talvolta una sana nostalgia dei profeti, […] di qualcuno che ci scalzi dal posto soffice in cui ci siamo adagiati e ci faccia ripetere in maniera risoluta il nostro “no” al male e a tutto ciò che conduce all’indifferenza”. Una virtù, dunque, da imparare ancora dalla testimonianza dei santi e delle sante, indispensabile per la nostra Chiesa di Sardegna davanti alle sfide che la attendono, affinché noi tutti possiamo essere “marinai resistenti, che non si spaventano e non si scoraggiano”, fiduciosi nella Provvidenza di Dio, “che ci fa da scudo e corazza”.

Michele Fanunza

Omelie dei Vescovi della Sardegna per le celebrazioni della visista ad limina

Papa Francesco incontra i vescovi della Sardegna in “Visita ad limina”

I vescovi sardi all’udienza generale di Papa Francesco

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Lettera dell’Arcivescovo per la visita ad limina

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In occasione della visita ad limina Apostolorum, che vede impegnati i vescovi della Sardegna dall’8 al 12 aprile, S.E.R. Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari, ha rivolto una lettera ai fedeli della sua diocesi.

………………………………………

Al caro popolo santo di Dio della Arcidiocesi di Cagliari.

Scrivo questa lettera in prossimità della visita ad limina Apostolorum che, insieme agli altri Vescovi diocesani della Sardegna, avrò la gioia di vivere a Roma dall’8 al 12 aprile 2024, occasione che si rinnova dopo undici anni.

La visita ad limina, nei suoi diversi momenti liturgici, pastorali e di fraterno dialogo, esprime il riferimento di tutte le Chiese alla fede apostolica; consolida la responsabilità dei Vescovi diocesani in quanto successori degli Apostoli; rafforza i vincoli di fede, di comunione e di disciplina con il Successore di Pietro e l’intero corpo ecclesiale.

In particolare

  • il pellegrinaggio ai “trofei” dei Principi degli Apostoliesprime l’unità della Chiesa, fondata dal Signore sugli Apostoli ed edificata sul beato Pietro loro capo, con Gesù Cristo stesso come pietra angolare e il suo “evangelo” di salvezza per tutti gli uomini;
  • l’incontro con il Romano Pontefice, primo custode del deposito di verità trasmesso dagli Apostoli, conferma e sostiene nella fede e nella carità, rafforzando i vincoli della comunione gerarchica ed evidenziando sia la cattolicità della Chiesa che l’unità del Collegio dei Vescovi;
  • il dialogo con i Dicasteri e gli Organismi della Curia Romanacontribuisce, attraverso un interscambio di informazioni e una condivisione di sollecitudine pastorale, al bene e allo sviluppo della Chiesa intera.

La visita avrà inizio lunedì 8 aprile con l’udienza di Papa Francesco.

Significative saranno le celebrazioni presso le Basiliche romane, alle quali i sacerdoti, i seminaristi, i religiosi e tutti i membri del popolo di Dio possono liberamente partecipare: Basilica di San Pietro: martedì 9 aprile, ore 7.15; Basilica di San Paolo fuori le Mura: mercoledì 10 aprile, ore 18.00; Basilica di Santa Maria Maggiore: giovedì 11 aprile, ore 7.00; Basilica di San Giovanni in Laterano: venerdì 12 aprile ore 7.30.

Mercoledì 10 aprile, i Vescovi e gli alunni del Pontificio Seminario Regionale Sardo parteciperanno all’Udienza generale del Santo Padre.

Chiedo a tutti, e in particolare alle parrocchie, ai monasteri di clausura e alle diverse comunità di orazione, di pregare per l’importante atto ecclesiale che mi accingo a compiere.

A voi tutti, nello Spirito del Signore Risorto, la grazia, la misericordia e la pace da Dio Padre e da Cristo Gesù nostro unico Signore.

Cagliari, 31 marzo 2024
Domenica di Pasqua

+ Giuseppe Baturi
Arcivescovo di Cagliari

Lettera dell’Arcivescovo ai fedeli per la visita ad limina

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Una Settimana Santa di celebrazioni e incontri

Una Settimana Santa di celebrazioni e incontri

Una Settimana Santa di celebrazioni e incontri 

Preghiera, formazione e comunità: è all’insegna di queste tre parole che è trascorsa la Settimana Santa per il Seminario Arcivescovile di Cagliari. Nei giorni centrali dell’anno liturgico, inaugurati con la solenne celebrazione della Domenica delle Palme, i seminaristi si sono raccolti attorno al loro arcivescovo, S.E.R. Mons. Giuseppe Baturi, per vivere il cuore del Mistero celebrato durante il Triduo santo.

Le giornate sono state segnate dalla preghiera comunitaria della liturgia delle ore nella Chiesa Cattedrale insieme al Capitolo metropolitano e dalle varie celebrazioni della liturgia e della pietà popolare. La comunità del Seminario ha vissuto insieme al presbiterio della Diocesi l’importante celebrazione della Messa del Crisma, a cui è seguito il consueto momento conviviale presso l’Episcopio. La partecipazione alla Messa in Coena Domini, alla celebrazione della Passione del Signore, alla Veglia pasquale e alla celebrazione serale nella Domenica di Pasqua hanno dato il ritmo alla vita di quei giorni. La presenza in Cattedrale ha permesso inoltre ai seminaristi di toccare con mano le tradizioni consegnateci dalla pietà popolare, gesti profondamente umani con cui viene espressa spontaneamente la fede anche dei più semplici: l’accoglienza del Crocifisso di San Giovanni (Su Monumentu) tra i canti dell’Arciconfraternita e Su Scravamentu (lo schiodamento), con la deposizione del Cristo morto accolto con commovente tenerezza dalle donne, sono il volto di una fede che tocca la carne umana. Oltre alla Cattedrale, i seminaristi hanno garantito un servizio liturgico anche per il Triduo pasquale al Monastero delle Carmelitane Scalze a Terra Mala.

Il clima di preghiera, favorito da alcuni momenti per la riflessione personale, si è intrecciato con alcune meditazioni e momenti di condivisione: Mons. Mario Ledda ha proposto una meditazione centrata sul capitolo 22 di Luca, Suor Assunta Corona ha mostrato le difficoltà dell’epoca moderna per la fede. I due momenti di condivisione comunitaria, incentrati sul tema degli affetti e dell’amicizia a partire dal testo “I quattro amori” di C.S. Lewis, hanno dato possibilità di scambio su esperienze concrete di rapporti affettivi.

Diversi inoltre sono stati i momenti di informalità, che hanno arricchito le giornate della Settimana Santa: sono occasioni particolarmente favorevoli di reciproca conoscenza, scambio e condivisione specialmente per i seminaristi che non risiedono in Diocesi.

Così, attraverso la preghiera, la formazione e la condivisione, i seminaristi hanno vissuto intensamente il Mistero pasquale, arricchendo il loro percorso spirituale e la loro crescita personale e comunitaria.

Davide Ambu

(Foto di Francesco Cara, Michele Fanunza, Enrico Muscas, Davide Ambu)

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